Fare esami come lāanalisi del movimento per capire lāorigine di dolori ai piedi, alle gambe o alla schiena ha sempre senso? E garantisce davvero la risoluzione del dolore?
In questo articolo ti spiego, da fisioterapista e osteopata specializzato nel trattamento del dolore, in quali casi non ha senso eseguire certi esami e perchƩ.
L’analisi del movimento ĆØ inutile nella maggioranza dei casi.
Analisi del movimento, analisi computerizzata del passo, stabilometria, baropodoscopia, analisi 3D, analisi biomeccanica, gait analysis, stereofotogrammetria, sistemi optoelettronici. Cosa sono? Sono esami suggeriti per capire lāorigine di una āpostura scorrettaā che causa dolori ai piedi, alle gambe o alla schiena durante la corsa o il cammino.
Lāanalisi del movimento ĆØ una sofisticata metodologia di ricerca in uso dagli anni 70 per migliorare le performance e il gesto atletico.Ā La tecnologia e i social lāhanno riportata alla ribalta tra gli specialisti del settore sportivo e riabilitativo.
Atleti professionisti e squadre di Ʃlite, che intendono garantire i profitti, investono molte risorse in laboratori del movimento ipertecnologici e iperspecializzati per analizzare i parametri fondamentali della preparazione atletica e del trattamento degli infortuni. Lo so perchƩ mi occupo anche io di infortuni sportivi. ?
Con il tempo, la stessa tecnologia ĆØ entrata nel mercato della prevenzione e cura della āpostura scorrettaā e dei dolori ai piedi e alle gambe. Non piĆ¹ solo atleti e squadre da rivista, ma per tutti. Anziani e bambini inclusi.
Per lāamor di Dio, tuttiĀ hanno la stessa esigenza di guarire, non solo gli atleti famosi! Anzi, sono soprattutto le persone comuni con questo tipo di disturbi a chiedermi consulenze di fisioterapia e osteopatia a Brescia e Verona.
Le risorse da destinare sono perĆ² sempre proporzionali agli obiettivi da raggiungere. Infatti i pazienti inviati comunemente a fare questi esami non devono correre i 100 metri piani o tornare a giocare una partita di Champions a 9 mesi da un intervento chirurgico.
Analisi del movimento per atleti e persone comuni: le principali differenze
La prescrizione di analisi del movimento avviene solitamente insieme a quella di farmaci, fisioterapia e plantari prima di valutare interventi chirurgici per ārisolvere posture scorretteā e i piĆ¹ svariati dolori a gambe e schiena. Dolori presenti magari da mesi o anni. E non recenti.
Purtroppo questa non ĆØ lāunica sostanziale differenza tra i percorsi degli atleti dāĆ©lite e delle persone comuni.
Innanzitutto cambiano il luogo e il personale operativo. La gente comune svolge lāanalisi in ortopedie sanitarie e poliambulatori seguita da tecnici ortopedici o personale con poche ore di addestramento pagato dalle case produttrici e con ben poca esperienza di ricerca.
Diversa ĆØ anche lāinterpretazione dei risultati, effettuata da medici, terapisti e preparatori atletici privi della necessaria formazione ed esperienza per analizzare e comprendere i complessi dati numerici forniti da queste tecnologie.
Conosco bene la situazione sia perchĆ© mi occupo di infortuni sportivi sia perchĆ© parecchi miei pazienti, reduci da queste esperienze, convinti dellāutilitĆ di questi esami mi chiamano per curare il loro disturbo.
PerchĆ© fare lāanalisi del movimento?
Il principio dellāanalisi del movimento ĆØ osservare un singolo movimento (o un insieme) per confrontarlo con āla normalitĆ ā.
Lāintenzione ĆØ capire la causa di un dolore e comprendere la ādisfunzioneā o la “alterazione del movimentoā correlata al fine di āequilibrareā la postura e risolvereĀ il movimento “sbagliatoā.
Ma esiste veramente il movimento āsbagliatoā? E la postura da āequilibrareā? Per stare bene non serve āraddrizzareā e ācorreggereā. Lo dice la scienza. E io condivido.
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Da quando nei percorsi di ginnastica posturale ho integrato tecniche di strenght & conditioning di provata efficacia e il movimento controllato a corpo libero dello yoga, sono riuscito ad agire molto piĆ¹ efficacemente sulla motivazione e il comportamento dei miei pazienti.
Gli obiettivi erano ben oltre la forza, la flessibilitĆ e il singolo movimento e molti miei pazienti con disturbi persistenti hanno ridotto anche del 50% il numero di sedute individuali allāanno.
Alla luce di ciĆ²Ā ti spiego perchĆ© l’analisi del movimento ĆØ inutile nella maggior parte dei casi.
L’analisi del movimento ĆØ inutile nella maggioranza dei casi perchĆ©:
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Il dolore non ĆØ quasi mai causato da lesioni o disfunzioni specifiche.
In presenza di dolore il cervello elabora raffinati schemi di movimento per sfuggire a questa sensazione fastidiosa. Ć istintivo e prioritario per il nostro sistema nervoso.
E se il dolore continua nel tempo, si consolidano le cosiddette ābrutte abitudiniā o āposture scorretteā, che poco cāentrano con la lesione anatomica.
Con il tempo queste abitudini diventano automatiche; una sorta di difesa per sfuggire a situazioni ritenute potenzialmente dolorose.
In questa condizione il movimento normale (fisiologia del movimento o biomeccanica) diventa altro rispetto al desiderio e al piacere di eseguire un gesto. CosƬ facendo si inizia a evitare le situazioni che potenzialmente migliorerebbero i sintomi.
SƬ, perchĆ© il movimento apporta numerosi benefici e ci aiuta a superare anche la paura di compiere determinati movimenti. Leggi i casi di Silvia e Paolo per capire come li ho aiutati, con la fisioterapia, a superare la paura di compiere movimenti che ritenevano dolorosi e di conseguenza āpericolosiā.
La normalitĆ diventa il riflesso delle intenzioni, delle paure e delle precedenti esperienze, soprattuto se negative e dolorose. Questo ĆØ un punto chiave per comprendere perchĆ©:
[bctt tweet=”Ha poco senso fare esami per analizzare la postura quando cāĆØ dolore.”]
Esistono tantissime varianti anatomiche ed ĆØ veramente superficiale pensare che un dolore derivi da un singolo, piccolo movimento āscorrettoā rispetto al ānormaleā.
Ć solo la mia opinione di fisioterapista specializzato in cura e prevenzione del dolore? No. Secondo la letteratura scientifica esistono dei fattori di rischio che dipendono dalla biomeccanica, ma in presenza di dolore cronico (esistente da tempo) sono tuttāaltro che fondamentali.
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Lāanalisi del movimento non previene il dolore.
CiĆ² che accade nelle ossa, nei muscoli, nei tendini e nei legamenti si osserva nei laboratori. Fuori la situazione cambia: non esiste nessuna prova che queste analisi possano fare previsioni di guarigione.
Grazie allāanalisi del movimento o della postura ti hanno suggerito dei plantari o dei trattamenti e il dolore ĆØ sparito? Ottimo!
Con questo articolo non voglio screditare lāutilitĆ dellāanalisi del movimento nĆ© la professionalitĆ dei tecnici che la eseguono o dei professionisti che ne interpretano i risultati. Voglio solo farti ragionare sul fatto che probabilmente il dolore ĆØ passato per un motivo indipendente dal risultato dellāesame.
Quello che conta ĆØ il tuo approccio mentale e la motivazione che hai nellāaffrontare il percorso di guarigione. Aspetti fondamentali, come ribadisco sempre durante le mie sedute di fisioterapia.
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Non puoi sapere se lāalterazione del movimento dipenda dal dolore, da una lesione o da fattori esterni.
Un esempio?Ā Pensa aĀ cosa succede durante i rigori di una finale dei Mondiali. Se analizziamo tecnicamente solo il movimento, in condizioni ottimali ogni calciatore dovrebbe sempre tirare allo stesso modo.Ā Sappiamo che non ĆØ cosƬ.
Ci sono fattori piĆ¹ grandi che condizionano il risultato, la qualitĆ del gesto e del movimento. La biomeccanica ĆØ condizionata dal contesto in cui la si osserva. Questo vale per il calcio, le discipline sportive e artistiche, ma anche per le situazioni comuni. Pensa a cosa accade durante una visita medica: quanto ĆØ imbarazzante spogliarsi davanti a un estraneo che ti osserva?
Eppure lāanatomia, i muscoli, le ossa, i nervi sono sempre gli stessi, ma lo stress influisce pesantemente sullāesecuzione del movimento, sul cammino, la corsa, i test clinici cosƬ come sulla percezione del dolore. Quindi, come mostra questo video:
lāambiente in cui si svolge lāesame influisce sul risultato dello stesso.
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Persino la vicinanza di esaminatori e altre persone influisce sul risultato di un test.
Hai mai notato come si comportano le persone? Secondo la prossemica – disciplina che studia i gesti, il comportamento e lo spazio nella comunicazione – il modo di eseguire un gesto dipende anche dalla distanza rispetto alle persone.
Non solo, anche dal tipo di relazione e dal contesto sociale in cui ci si trova.
Pensa a una persona che si sottopone a un esame. Viso arrossato, aumento di sudorazione e respirazione; possibile irrigidimento e tensione dei muscoli facciali: tutti sintomi del disagio provato.
Lo stato emotivo di chi esegue un movimento influisce sul risultato.
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I movimenti eseguiti per lāanalisi del movimento non sono mai ānormaliā
Ti piace essere osservato mentre corri in palestra sul tapis roulant? Non credo particolarmente.
Quindi pensa cosa puĆ² accadere a una persona che non ĆØ mai entrata in palestra, cammina mezza nuda su una pedana lunga 2 metri ed ĆØ ripresa da 5 telecamere. ?
Comprendi anche tu come lāandatura osservata sia tutto fuorchĆ© normale e il risultato dellāesame non attendibile.
Lo stesso accade durante i test clinici o funzionali che i terapisti eseguono in studio per vedere āse fai beneā il movimento o se hai male. Ma esiste un solo modo di eseguire ābeneā un movimento o un esercizio?
Un altro esempio? Spesso chiedo ai miei pazienti di eseguire uno squat con le mani sopra la testa, ma molti di loro non sanno neppure cosa sia uno squat. Secondo quale criterio potrei valutare al primo tentativo se ĆØ eseguito ābeneā o āmaleā?
Eppure molti personal trainer, istruttori, terapisti di ogni tipo e colleghi basano ancora le proprie scelte su questo tipo di ipotetici risultati. Anche io ero uno di loro, prima di capire che:
- un movimento cambia a ogni singola ripetizione
- ogni volta ĆØ migliore della precedente
- bisogna sbagliare prima di imparare
- questa regola vale anche per i terapisti.
Lāanalisi del movimento ĆØ utile o no?
Lāanalisi del movimento ĆØ importantissima per la ricerca in ambito sportivo e riabilitativo. Gli atleti che accedono a laboratori e tecnici specializzati hanno significativi miglioramenti nelle performance e nel recupero post-infortunio, ma i costi per ottenerli sono molto elevati.
Diverso il caso dellāutilizzo di questi esami per prevenire e curare posture scorrette e dolori persistenti a piedi, gambe e schiena nelle persone comuni: i risultati sono scarsi e scadenti. Lāesecuzione dellāanalisi del movimento, dellāanalisi computerizzata del passo o simili presentano significativi limiti:
- la diagnosi si fonda su ipotetiche disfunzioni di movimento o posture sbagliate che non esistono dal punto di vista scientifico
- ĆØ formulata da professionisti non adeguatamente formati (spesso tecnici ortopedici o personale con poche ore di addestramento ed esperienza di ricerca)
- si fonda su rilevazioni fatte in condizioni anormali e potenzialmente stressanti che invalidano i risultati giĆ in partenza.
In buona sostanza i pazienti reduci da questi test sono indotti a credere di muoversi o camminare āmaleā o di essere āstortiā solo perchĆ© una strumentazione costosa e ipertecnologica ha fornito dei numeri che secondo lāoperatore sono da considerarsi sopra o sotto la soglia di una ipotetica normalitĆ .
Esistono modi piĆ¹ efficaci per modificare i sintomi di mal di piedi, gambe e schiena! Te ne parlerĆ² nei prossimi articoli.
PuĆ² esserti utile conoscere il mio parere
o avere la mia supervisione?
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